VOTE FOR SAKI

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Musica nuova di zecca suonata con il bottleneck e le accordature del Delta Blues. Melodia italiana cantata in italiano e in inglese, supportata da Shuffle / Swing / Rock ‘n’ roll. Strana Line Up di due elementi, batteria e chitarra. Ciò che conta davvero sono i concerti e la gente da conoscere, con cui suonare e costruire amicizie forti, viaggiare in tutto il mondo suonando in strada. Conta divertirsi con il Blues! Nel 2005 Riccardo Carestia e Gian Luigi Mandolini pensano ai VOTE FOR SAKI. Nel 2007 danno alle stampe un album autoprodotto per alcuni “My soul is hanging in the darkness” per altri omonimo, che li porta a firmare con la UDU RECORDS per la quale nel Gennaio del 2009 Pubblicano “Segui Il Leader” (Follow the Leader), un EP di 6 tracce molto ben recensito dalla stampa, distribuito in tutto il mondo dalla Ossigeno Digital Distribution – Nel Giugno del 2009 fondano il MoYsa Festival, che si prende cura delle arti indipendenti a 360° – A Settembre 2009 il loro tour promozionale li porta a Londra dove sono così acclamati che tornano 7 mesi più tardi nel Marzo 2010. Ora stanno ultimando i provini che li porteranno in studio per le incisioni del nuovo album che uscirà a fine 2010 con la supervisione di Fricchetti, storico manager dei Pitura Freska e attuale produttore di Skardy e la UDU Records.Hanno aperto i concerti di: Africa Unite, Casino Royale, The Styles, Mojomatixs, Bud Spencer Blues Explosion.

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Londra incorona i VOTE FOR SAKI  

un successo così non se lo aspettava nessuno!

La Pasqua del rock blues.

Il London Calling Tour due, regala alla blues band recanatese un successo di pubblico e critica.

Dopo aver bloccato Portobello Road nel giorno del famossissimo mercato Londinese, con una performance in strada che ha coinvolto centinaia di persone, si sono riempiti le tasche e trasferiti a Camden Town, dove Thomas Addan li ha onorati del suo plauso.

Dai tetti delle case sono arrivate grida di apprezzamento e applausi dai ragazzi che stavano spendendo il loro pomeriggio inglese tra tè e bionde.

E dire che a Bologna non volevano farli neanche decollare per via degli amplificatori, che sono appunto rimasti a terra, ma sappiamo che teste dure siano Riccardo Carestia e Gian Luigi Mandolini, che se li sono ricomprati a Londra, nelle mitica Denmark, rivendendoli prima di partire per l’Italia. Antonio Forcione prima di loro ha calpestato i marciapiedi di Londra chitarra in spalla e ciò l’ha consegnato alla leggenda, il Jimi Hendrix bianco re del finger piking, i VOTE FOR SAKI da marchigiani d’oc stanno percorrendo la stessa strada, fatta di persone, chilometri, asfalto, sudore, in una parola, di rock’n’roll.

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